Filippone Assistenza

Siamo una azienda che da più di trent’anni opera nel campo del riscaldamento e della climatizzazione, stando sempre al passo con il progresso tecnologico.

Operiamo in tutta la Liguria e in basso Piemonte, e interveniamo sia su impianti domestici che su realtà industriali.

Servizi

‘Siamo professionisti della manutenzione e dell’assistenza dal 1987, quando il mondo era diverso, i macchinari erano diversi e non vi era attenzione allo stato di salute del nostro pianeta.

Abbiamo deciso di crescere da allora con l’attenzione verso i temi che tutt’ora ci stanno a cuore, ovvero la qualità del servizio, attenzione al cliente, il rispetto per l’ambiente, e una policy legata al raggiungimento del massimo in tutti gli ambiti.

Siamo un’azienda di lunga storia ma diretta da due giovani sorelle che spinte dalla voglia di innovare e perseguire grandi obbiettivi hanno dato forma a una realtà che ha iniziato a influenzare il lavoro e la vita di migliaia di persone.

Non ci siamo mai fermati, nemmeno quando il lockdown ha bloccato il mondo. Il nostro personale è costantemente formato ed aggiornato sulle novità e sugli sviluppi tecnici. Per noi la qualità è la forma con la quale definiamo il nostro lavoro, e pertanto è l’obiettivo verso cui puntiamo da sempre.

Crediamo che il lavoro delle persone possa definire la storia in cui tutti viviamo e la storia che lasciamo ai nostri figli. La tecnologia deve essere strumento per l’uomo per poter utilizzare meglio le risorse e non sprecarle. Lavoriamo in questo senso, da sempre. Lavoriamo per il futuro.

Di seguito è riportato un elenco di tutte le prestazioni offerte da Filippone Assistenza.

Climatizzazione

Riscaldamento

Deumidificazione

Sistemi idronici

Igienizzazione climatizzatori

Termico solare

Chi siamo

Siamo un’azienda di Genova, che da anni è una realtà consolidata nell’assistenza tecnica su impianti domestici e industriali.
Partecipiamo a corsi e realizziamo noi stessi lezioni di aggiornamento, proprio per garantire al cliente la migliore esperienza possibile.
La nostra mission è fornire a chi ci chiama un servizio al massimo della professionalità e al massimo delle aspettative, perché crediamo che in un mondo in continua evoluzione come quello tecnologico bisogna essere sempre due passi avanti. Possiamo fare tutto questo grazie ad un impegno costante dei nostri tecnici, dei colleghi in ufficio e magazzino, e grazie alla fiducia in un’azienda che è parte di noi, e in cui ci possiamo riconoscere, giorno dopo giorno. Siamo l’azienda a cui ci si può rivolgere quando si ha un problema, che parla chiaro e senza metafore.
Siamo tutti motivati a dare il massimo, e  uniti nel realizzare un dream team in cui sia bello risvegliarsi ogni mattina.

Se volete sapere chi siamo, siamo proprio questo: la volontà di fare il massimo, sempre. Filippone Assistenza, chiamaci.

Assistenza tecnica

Filippone Assistenza, un’aria diversa dal 1987. Operiamo in Liguria e nel basso Piemonte, ci contatti se ha bisogno di una manutenzione su un impianto domestico o industriale, o se ha bisogno di mettersi in regola con i controlli obbligatori di legge. Possiamo seguirla ed essere al suo fianco anche con abbonamenti specifici e attenti alle sue esigenze. Eseguiamo preventivi e consulenze per privati e aziende, al passo con i tempi e con le nuove normative.

Siamo al vostro servizio in ufficio dalle 8.30 alle 12.30, e dalle 15 alle 18. In caso di guasti, il sabato potete contattarci nel periodo invernale sul nostro numero dedicato +39 3455962581 chiamando o scrivendoci su whatsapp o via SMS.

Il vostro ambiente è la nostra cura, e la vostra soddisfazione il nostro impegno.

}

Dal lunedì al venerdì

Centralino: 8:30 – 12:00 / 15:00 – 18:00

}

Sabato nel periodo invernale

8:30 -14:00

Filippone Assistenza opera nel settore dell’assistenza tecnica per impianti termoidraulici in maniera sicura e garantita grazie al possesso di certificazioni che attestano la qualità del lavoro che esegue. I tecnici dell’azienda genovese hanno tutti conseguito il patentino da frigorista – come prevede il Regolamento (CE) 202/2008 – ed il personale è presente sul registro telematico Fgas istituito dal Ministero e gestito dalle Camere di Commercio ai sensi del DPR 27 GENNAIO 2012 N.43. Queste ed altre numerose certificazioni assicurano a ciascun cliente la massima efficienza nell’erogazione di ogni servizio.
L’azienda aderisce in oltre ad AML e CNA, due delle più importanti associazioni di categoria.

aml
cna
rina
previous arrow
next arrow

I nostri consigli

Impianti domestici

Manutenzione

Nel caso in cui alcuni ambienti dell’abitazione siano dotati di impianti autonomi fissi di riscaldamento/raffrescamento o climatizzatori portatili collegati con un tubo di scarico flessibile dell’aria con l’esterno, che non forniscono nuova aria esterna ma utilizzano, con il ricircolo, sempre la stessa aria, si consiglia durante l’utilizzo di aprire, finestre e balconi per pochi minuti più volte al giorno. Resta comunque implicito che si debba operare periodicamente un’opportuna manutenzione e sanificazione delle macchine.

Consigli di utilizzo
  • Evitare l’aria troppo secca che può generare, oltre al “disagio”, la secchezza delle mucose nasali aumentando negli anziani il rischio di contrarre infezioni respiratorie;
  • Non dimenticare di mantenere idonee condizioni microclimatiche negli ambienti (temperatura compresa tra i 24 e i 26°C e umidità relativa del 50%). L’uso degli apparecchi deumidificatori portatili potrebbe essere utile, tuttavia si consiglia prima e dopo l’utilizzo dei deumidificatori di effettuare la pulizia delle mani e un’accurata e regolare pulizia delle diverse componenti degli apparecchi. Fare viceversa attenzione ai livelli di umidità relativa eccessiva superiore al 70% perché in tale situazione si può favorire la crescita di contaminanti di natura microbica (batteri, virus, parassiti, funghi filamentosi [muffe]);
    Richiedere regolarmente la pulizia dei filtri dell’aria di ricircolo in dotazione all’impianto/climatizzatore per mantenerne l’efficienza ed evitare la proliferazione di batteri, funghi e agenti biologici. Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti.
  • Importante aprire regolarmente i balconi e le finestre per aumentare il ricambio dell’aria.
  • Richiedere regolarmente la pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione. La pulizia delle griglie contribuisce al buon mantenimento generale dell’aria negli ambienti;
  • La stessa attenzione deve essere posta al posizionamento dei mini condizionatori portatili personali, alla pulizia dei filtri e del contenitore per l’acqua
Pulizia

La pulizia degli impianti deve essere sempre eseguita da personale altamente specializzato. L’errato utilizzo o diluizione di un prodotto può ridurre l’efficacia della pulizia o portare a risultati finali inattesi. L’uso eccessivo e ripetuto di prodotti di pulizia può causare irritazione delle vie respiratorie e dermatiti rendendole più vulnerabili a batteri e virus (controllo dei simboli di pericolo sulle etichette).

Impianti aziendali

Manutenzione

In questo contesto emergenziale la qualità dell’aria indoor negli ambienti lavorativi delle piccole e grandi Aziende, ha un’importante influenza sulla salute, sulle prestazioni e sul benessere psicofisico delle persone.

Sul piano operativo, con l’applicazione degli specifici “protocolli anti-contagio” sono state implementate, e messe in atto nuove azioni per rispondere alle esigenze di salvaguardia della salute del personale e della collettività, che possono sommariamente essere così riassunte:

adeguamento degli spazi, delle aree e degli uffici, differenziando e scaglionando gli orari di lavoro, distanziando, limitando e/o definendo percorsi specifici (es. ingressi e uscite differenziate), sostenendo la diffusione della cartellonistica descrivente le misure di prevenzione e protezione della salute, l’aumento e la modifica della frequenza di pulizia dei filtri degli impianti che va affidata ad aziende qualificate, la rimodulazione o la modifica degli interventi di sanificazione, l’utilizzo di mascherine o di altri dispositivi di protezione che non sostituiscono il distanziamento fisico, la diffusione delle procedure e delle misure tecniche di prevenzione e protezione personali.

Consigli di utilizzo

Di seguito si riportano alcuni consigli, azioni e raccomandazioni generali da mettere in atto giornalmente nelle condizioni di emergenza di questa “nuova fase 2” per limitare ogni forma di diffusione del virus SARSCoV-2 che devono far parte di un approccio integrato cautelativo e di mitigazione del rischio (non singole azioni a sé) per il mantenimento di una buona qualità dell’aria indoor negli ambienti di lavoro, quali:

  • Garantire un buon ricambio dell’aria (con mezzi meccanici o naturali) in tutti gli ambienti dove sono presenti postazioni di lavoro e personale, migliorando l’apporto controllato di aria primaria e favorendo con maggiore frequenza l’apertura delle diverse finestre e balconi. Il principio è quello di apportare, il più possibile con l’ingresso dell’aria esterna outdoor all’interno degli ambienti di lavoro, aria “fresca più pulita” e, contemporaneamente, ridurre/diluire le concentrazioni degli inquinanti specifici (es. COV, PM10, ecc.), della CO2, degli odori, dell’umidità e del bioaerosol che può trasportare batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi (muffe) e, conseguentemente, del rischio di esposizione per il personale e gli utenti dell’edificio.
  • In particolare, scarsi ricambi d’aria favoriscono, negli ambienti indoor, l’esposizione a inquinanti e possono facilitare la trasmissione di agenti patogeni tra i lavoratori.
  • L’areazione/ventilazione naturale degli ambienti dipende da numerosi fattori, quali i parametri meteorologici (es. temperatura dell’aria esterna, direzione e velocità del vento), da parametri fisici quali superficie delle finestre e durata dell’apertura solo per citarne alcuni.
  • Il ricambio dell’aria deve tener conto del numero di lavoratori presenti, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza negli ambienti di lavoro. Durante il ricambio naturale dell’aria è opportuno evitare la creazione di condizioni di disagio/discomfort (correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo) per il personale. Si consiglia dove possibile di migliorare la disposizione delle postazioni di lavoro per assicurare che il personale non sia direttamente esposto alle correnti d’aria.
  • Negli edifici senza specifici sistemi di ventilazione può essere opportuno, preferibilmente, aprire quelle finestre e quei balconi che si affacciano sulle strade meno trafficate e durante i periodi di minore passaggio di mezzi, soprattutto quando l’edifico è in una zona trafficata. In generale, si raccomanda di evitare di aprire finestre e balconi durante le ore di punta del traffico o di lasciarle aperte la notte (opzione che è valida durante le giornate di alte temperature estive o nei periodi delle ondate di calore). È preferibile aprire per pochi minuti più volte al giorno, che una sola volta per tempi lunghi.
  • Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione (Unità di Trattamento d’Aria-UTA, o Unità di Ventilazione Meccanica Controllata-VMC), correttamente progettati, che movimentano aria esterna outdoor attraverso motori/ventilatori e la distribuiscono attraverso condotti e griglie/diffusori posizionati a soffitto, sulle pareti o a pavimento e consentono il ricambio dell’aria di un edificio con l’esterno, questi impianti laddove i carichi termici lo consentano, devono mantenere attivi l’ingresso e l’estrazione dell’aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (possibilmente con un decremento dei tassi di ventilazione nelle ore notturne di non utilizzo dell’edifico o attraverso la rimodulazione degli orari di accensione/spegnimento, es. due ore prima dell’apertura o ingresso dei lavoratori e proseguire per altre due ore dopo la chiusura/non utilizzo dell’edificio). Il consiglio è di proseguire in questa fase, mantenendo lo stesso livello di protezione, eliminando, ove è possibile, la funzione di ricircolo dell’aria per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni nell’aria (batteri, virus, ecc.). In questa fase è più importante, cercare di garantire la riduzione della contaminazione dal virus SARSCoV-2 e proteggere i lavoratori, i clienti, i visitatori e i fruitori, piuttosto che garantire il comfort termico. È ormai noto che moltissimi impianti sono stati progettati con il ricorso ad una quota di ricircolo dell’aria (misura esclusivamente legata alla riduzione dei consumi energetici dell’impianto); in talecontesto emergenziale è chiaramente necessario aumentare in modo controllato l’aria primaria in tutte le condizioni. Si consiglia, dove non è possibile disattivare tale quota di ricircolo a causa delle limitate specifiche di funzionamento legate alla progettazione, di far funzionare l’impianto adattando e rimodulando correttamente la quantità di aria primaria necessaria a tali scopi e riducendo la quota di aria di ricircolo. Se non causa problemi di sicurezza, è opportuno aprire nel corso della giornata lavorativa le finestre e i balconi per pochi minuti più volte a giorno per aumentare ulteriormente il livello di ricambio dell’aria. La decisione di operare in tal senso spetta generalmente al responsabile della struttura in accordo con il datore di lavoro.
  • Vale la pena ricordare che nessun sistema di ventilazione può eliminare tutti i rischi, tuttavia, se correttamente progettato, coniugando sia i concetti di efficienza energetica sia i ricambi dell’aria, oltre ai principali riferimenti dell’OMS e quelli indicati dal GdS Inquinamento Indoor dell’ISS (troppo spesso dimenticati in fase di progettazione) e manutenuto in efficiente funzionamento, tali sistemi di ventilazione possono sicuramente essere d’aiuto per ridurre i rischi di esposizione e contaminazione dal virus. In diversi documenti europei (es. QUALICHeCK) emerge il divario delle prestazioni tra quanto progettato e quanto misurato (es. ristagni di aria viziata, elevate concentrazioni di COV, di CO2, umidità relativa, ecc.).
  • Acquisire tutte le informazioni sul corretto funzionamento dell’impianto UTA o VMC (es. controllo dell’efficienza di funzionamento, perdite di carico, verifica del registro di conduzione, quota di ricircolo aria, tempi di scadenza della manutenzione, tipo di pacco filtrante installato, interventi programmati, ecc.). Eventualmente se si è vicini ai tempi di sostituzione del pacco filtrante (per perdite di carico elevate, o a poche settimane dall’intervento di manutenzione programmata, ecc.), al fine di migliorare la filtrazione dell’aria in ingresso, si consiglia, ove possibile e compatibilmente con la funzionalità dell’impianto, di sostituire con pacchi filtranti più efficienti (es. UNI EN ISO 16890:2017: F7-F9). Una volta effettuata la sostituzione, assicurarsi della tenuta all’aria al fine di evitare possibili trafilamenti d’aria.
  • Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento con apparecchi terminali locali (es. unità interne tipo fancoil) il cui funzionamento e regolazione della velocità possono essere centralizzati oppure governati dai lavoratori che occupano l’ambiente, si consiglia, a seguito della riorganizzazione “anti-contagio”, di mantenere in funzione l’impianto in modo continuo (possibilmente con un decremento del livello di ventilazione nelle ore notturne di non utilizzo dell’edifico o attraverso la rimodulazione degli orari di accensione/spegnimento, es. due ore prima dell’apertura o ingresso dei lavoratori, e proseguire per altre due ore dopo la chiusura/non utilizzo dell’edificio) a prescindere dal numero di lavoratori presenti in ogni ambiente o stanza, mantenendo chiusi gli accessi (porte). Si raccomanda di verificare che nelle vicinanze delle prese e griglie di ventilazione dei terminali, non siamo presenti tendaggi, oggetti e piante, che possano interferire con il corretto funzionamento. Al tal fine si consiglia di programmare una pulizia periodica, ogni quattro settimane, in base alle indicazioni fornite dal produttore ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo del fancoil/ventilconvettore per mantenere gli adeguati livelli di filtrazione/rimozione. La pulizia dei filtri, il controllo della batteria di scambio termico e le bacinelle di raccolta della condensa possono contribuire a rendere più sicuri gli edifici riducendo la trasmissione delle malattie, compreso il virus SARS-CoV-2.
Pulizia
  • Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti. I prodotti per la pulizia/disinfettanti spray devono essere preventivamente approvati dal SPP e il loro utilizzo deve essere effettuato da personale o da aziende qualificate.
  • Richiedere la pulizia delle prese e le griglie di ventilazione con regolarità.
  • Dove possibile in questi ambienti sarebbe necessario aprire regolarmente finestre e balconi per aumentare il ricambio e la diluizione degli inquinanti specifici (es. COV, PM10, ecc.), della CO2, degli odori, dell’umidità e del bioaerosol che può trasportare batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi (muffe) accumulati nell’aria ricircolata dall’impianto.
  • Nel caso in cui alcuni singoli ambienti o locali di lavoro siano dotati di piccoli impianti autonomi fissi di riscaldamento/raffrescamento (es. climatizzatori a pompe di calore split o climatizzatori aria-acqua) oppure siano utilizzati sistemi di climatizzazione portatili, deve essere richiesta una pulizia regolare del filtro dell’aria di ricircolo in dotazione all’impianto/climatizzatore che deve essere effettuato da personale o aziende qualificate.
  • La pulizia deve essere effettuata in base alle indicazioni fornite dal produttore e ad impianto fermo e da personale o da aziende qualificate.
  • Si raccomanda di programmare una periodicità di pulizia dei filtri che tenga conto del reale funzionamento del climatizzatore, delle condizioni climatiche e microclimatiche e dell’attività svolta nel locale e del numero di persone presenti; è possibile consigliare una pulizia ogni quattro settimane.
  • La polvere catturata dai filtri rappresenta un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi e comunque di agenti biologici. Evitare di eseguire queste operazioni di pulizia da soli.
  • Nel caso in cui si voglia dotare gli ambienti con sistemi portatili di depurazione dell’aria (es. con filtri High Efficiency Particulate Air filter (HEPA) o Ultra Low Penetration Air (ULPA) la scelta ottimale del sistema deve tenere in considerazione vista l’ampia variabilità delle prestazioni offerte dai diversi sistemi: la volumetria dell’ambiente, il layout, il tipo di attività svolta, il numero di persone.

Dicono di noi…

“Ho ricevuto questa mattina l’assistenza dei tecnici che hanno sistemato il mio condizionatore. 2 persone simpatiche, cordiali e soprattutto competenti. Anche l’Ufficio è sempre disponibile e gentile. Ringrazio tutti per quanto profuso.”

“Ieri ho chiamato la ditta Filippone per un problema alla mia caldaia. Il servizio di assistenza si è subito attivato mandandomi in tempi rapidissimi un loro tecnico molto competente e professionale di nome IVAN che ha svolto il lavoro con grande maestria. Sono rimasta molto soddisfatta e desidero ringraziarlo pubblicamente con sincera riconoscenza.”

“Grande esperienza del tecnico, sempre molto preciso, cordiale e disposto a spiegare ogni dettaglio di quello che stava facendo con professionalità ma anche semplicità, per permettere a chiunque di comprendere. Consiglio vivamente.”

Contattaci!

Desiderate ricevere ulteriori info sui servizi di assistenza?

3 + 11 =